Un uomo al potere by Matteo Strukul

Un uomo al potere by Matteo Strukul

autore:Matteo Strukul
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
Tags: General, Historical, Fiction
ISBN: 9788854199712
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2016-11-27T23:00:00+00:00


30

Gli Ufficiali della Notte

Lorenzo conosceva bene la magistratura degli Ufficiali della Notte.

Non la si sarebbe potuta definire una sua creatura, ma se qualcuno avesse sostenuto che non fosse stata altro che un’invenzione del partito mediceo, volta a reprimere i comportamenti sodomiti, stanti i precedenti fallimenti delle istituzioni secolari ed ecclesiastiche, ebbene, non sarebbe andato tanto lontano dal vero.

Per questa ragione egli confidava di avere buon gioco nel far sì che l’accusa nei confronti di Leonardo venisse archiviata. Suo nonno, e dopo di lui suo padre, non avevano esitato a utilizzare quella stessa magistratura, creata ad hoc per i delitti di carattere sessuale, come efficace istituto politico contro gli avversari personali, ma anche come deterrente, in grado di ricondurre nell’alveo della decenza l’incerta moralità dei cittadini. Fossero essi di estrazione nobile o popolare.

Di fatto, era accaduto che la magistratura degli Ufficiali della Notte aveva influenzato la stessa sensibilità pubblica, garantendo una graduale trasformazione della sodomia da delitto capitale in grave reato: meritevole certo di veder applicata anche l’evirazione, ma mai la morte per rogo come avveniva invece in precedenza.

Le accuse rimanevano anonime e depositate presso le bocche della verità, sparse per Firenze, ma non sarebbero state sufficienti quelle sporadiche e prive di riscontri.

Fu quindi con una certa speranza che, uscito dalle prigioni quando ormai era mattino, Lorenzo si recò presso lo studio del capo degli Ufficiali della Notte, Filippo Pitti.

Non dovette fare molta strada, poiché lo stesso si trovava in una sala presso il medesimo Palazzo del Podestà e, più precisamente, all’interno della torre della Volognana.

Lorenzo sapeva per certo che a quell’ora c’erano buone possibilità che Filippo fosse solo. Nutriva per quel lavoro un’ossessiva dedizione e trascorreva la quasi totalità del tempo in quello studio. Quando non era lì, era di certo fuori per qualche indagine o accertamento.

Dopo aver bussato, annunciandosi, entrò.

Filippo sedeva a un tavolo in rovere scuro, sommerso di carte e documenti, sigilli e bolle. Non appena lo vide, si alzò e gli si fece incontro. Indossava la toga nera, tipica della sua magistratura, con ricami in oro.

Aveva gli occhi stanchi e, con ogni probabilità, non dormiva da giorni. Il volto affilato denunciava una fermezza e un rigore di pensiero più unici che rari, il che lo rendeva l’uomo perfetto per quell’incarico.

Medici e Pitti non erano esattamente in ottimi rapporti, tuttavia Filippo conservava da sempre una forte autonomia di giudizio e comportamento. Era un uomo equilibrato e di grande onestà intellettuale. Di lui Lorenzo non dubitava.

Gli strinse la mano.

«Non mi aspettavo di vedervi in questo studio, messer Lorenzo», disse con animo sincero, ricambiando la stretta. «Posso chiedervi la ragione di un simile onore?».

La domanda del magistrato era perfettamente legittima. Lorenzo capì subito che non avrebbe avuto senso tentare con artifici o trucchi.

«Messer Filippo, sono stato informato dell’arresto di Leonardo da Vinci per l’accusa di sodomia. È inutile dire che non solo lo credo innocente, ma anche che gradirei comunque avere notizie circa l’apparato probatorio a sostegno di una tale accusa».

Gli occhi chiari del magistrato furono attraversati da un lampo. Quella richiesta, e la maniera in cui era posta, era estremamente insolita.



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